- Comitatus Henricus Card. Stuart Dux Eboracensis

Il Comitato, costituito a norma degli articoli 39 e seguenti del Codice Civile e del § 1 del can. 299 del Codice di Diritto Canonico per onorare la memoria del cardinale Enrico Stuart, Duca di York, non ha fini di lucro o politici e intende promuovere e attuare, sia in proprio che in collaborazione con terzi, iniziative intese allo studio, alla ricerca, alla documentazione, alla conoscenza e alla divulgazione della figura e dell'opera del Cardinale.

Sul modello dell'azione del cardinale Stuart, il Comitato si propone altresì di:

- promuovere ed attuare, sia in proprio che in collaborazione con terzi, iniziative intese alla promozione e al sostegno delle vocazioni ecclesiastiche;

- promuovere ed attuare, sia in proprio che in collaborazione con terzi, iniziative intese alla promozione e al sostegno dell'educazione, dell'istruzione, dell'avviamento a qualche arte, mestiere o professione od in qualsiasi altro modo del miglioramento morale ed economico della gioventù;

- promuovere ed attuare, sia in proprio che in collaborazione con terzi, iniziative intese allo studio, alla ricerca, alla documentazione, alla promozione e all'intervento di tutela, di manutenzione, di conoscenza, di valorizzazione e fruizione dei beni culturali;

- promuovere ed attuare, sia in proprio che in collaborazione con terzi, iniziative intese allo studio, alla ricerca, alla documentazione, alla promozione, alla conoscenza e alla fruizione dell'arte.

 - Comitatus Henricus Card. Stuart Dux Eboracensis

Nato a Roma il 6 marzo 1725, Enrico Benedetto Tommaso Edoardo Maria Clemente Francesco Saverio Stuart fu battezzato da Benedetto XIII (1724-1730).

Secondogenito di Giacomo Francesco Edoardo Stuart, conosciuto come il Vecchio Pretendente (The Old Pretender) e di Maria Clementina Sobieska, figlia del re Giovanni III Sobieski di Polonia, fratello del principe Carlo Edoardo (Bonnie Prince Charlie), Enrico, Duca di York, appellato dai Giacobiti come Enrico IX e I, re di Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia (1788-1807), fu cardinale di Santa Romana Chiesa per oltre sessant'anni.

La dinastia inglese, di fede cattolica, aveva trovato nel 1717 accoglienza a Roma, presso papa Clemente XI, in seguito all'approvazione, in Inghilterra, dell'Act of settlement (1701) il quale ribadendo quanto già disposto nel Bill of rights del 1689 vietava il regno a monarchi cattolici o coniugati con un cattolico e dopo la revoca del diritto di asilo da parta di Luigi XIV, re di Francia.

Nel 1747 papa Benedetto XIV lo creò cardinale e nel 1748 lo ordinò sacerdote. Per la carriera ecclesiastica, iniziata ad appena 22 anni con il cardinalato, Enrico aveva optato anche in conseguenza alla situazione familiare. 

Motivato senza meno da un forte sentimento religioso - come ebbe modo di dimostrare durante il suo ministero - il fallimento delle azioni politiche e militari intraprese dagli Stuart nella riconquista del trono lo avevano convinto ad abbandonare ogni aspettativa in tal senso per seguire, piuttosto, la sua vocazione. L'elevazione alla porpora di Enrico aveva provocato, peraltro, una frattura dell'equilibrio familiare, poiché il primogenito degli Stuart, Carlo Edoardo, aveva accusato il fratello di averlo lasciato solo nel perseguimento della loro causa dinastica.

Nel 1761 Enrico fu eletto vescovo di Frascati. La sua opera non si limitò alla cura della cattedrale e delle altre chiese - che pure furono dotate di numerosi e preziosi arredi liturgici - ma, attraverso imprese di recupero edilizio o di finanziamento, al sostentamento di diversi istituti per fini didattico-assistenziali. Il principale impegno dello Stuart fu rivolto verso la riorganizzazione del Seminario Tuscolano. Questa si rese possibile quando nel 1770, in seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù, l'istituto venne nuovamente posto alle dipendenze del vescovo tuscolano. Oltre 100.000 scudi vennero spesi dallo Stuart per il Seminario, con interventi e donazioni personali continue, volte non solo alla organizzazione della vita comunitaria, ma anche alla dotazione di nuovi arredi, al restauro degli ambienti, alla biblioteca e alla tipografia annessi.

Nel 1803 Enrico fu nominato Vescovo di Ostia e Velletri e Decano del Sacro Collegio, ma continuò a vivere nel palazzo episcopale di Frascati, dove morì il 13 luglio del 1807.

Concerto della Cappella Musicale Enrico Stuart a Palazzola

Concerto della Cappella Musicale Enrico Stuart a Palazzola - Comitatus Henricus Card. Stuart Dux Eboracensis

Domenica 12 marzo 2023 alle ore 18 nella suggestiva cornice di Palazzola si è tenuto il concerto della Cappella Musicale Enrico Stuart con l'esecuzione di alcuni degli Allettamenti da camera a violino solo, e violoncello dedicati a Sua Altezza Reale Enrico duca di York da Carlo Tessarini da Rimini "professore di violino della Metropolitana di Urbino".

Violinista e compositore nell’Europa del Settecento, Tessarini nei frontespizi e nelle dediche delle sue opere non mancò mai di ricordare la propria origine riminese («Carlo Tessarini da Rimini», «Carlo da Rimini»), anche se non è mai stato trovato il suo atto di nascita o di battesimo in questa città (lo stesso anno presunto di nascita, il 1690, viene calcolato in base a una testimonianza che nel 1762 gli attribuisce settandtadue anni d’età).

La Cappella Musicale Enrico Stuart - nella sua formazione con Gabriele Pro al violino, Andrea Lattarulo al violoncello, Michele Carreca alla tiorba e alla chitarra e Simone Pierini al clavicembalo - a conclusione della sessione di registrazione integrale degli Allettamenti per il CD di prossima pubblicazione, anche con il sostegno del Comitato, ne ha eseguiti alcuni nel concerto - preceduto dalla visita guidata al complesso di Palazzola - realizzato nell'ambito della stagione dei Concerti di Campagna organizzati dall'Associazione Musicale Karl Jenkins.

La musica del Cardinale

Sabato 7 settembre 2019, grazie all'Associazione Musicale Karl Jenkins, in occasione della Messa presieduta nella cattedrale di San Pietro in Frascati da Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Raffaello Martinelli, successore del cardinal Stuart nella cattedra episcopale tuscolana, è stato possibile ascoltare alcune composizioni musicali scritte per il Cardinale.

Nel concerto che ha avuto luogo subito dopo sono stati eseguiti brani composti appositamente per le sacre funzioni che il Cardinale celebrò nella cattedrale tra il 1761 ed il 1803.

Il coro Harmonia Sacra diretto dal M° Peter Leech ha eseguito Dextera DominiCredo a 8 (Re maggiore) e Tantum ergo di Sebastiano Bolis (c. 1750-1804, maestro di cappella del Cardinale a Frascati e a San Lorenzo in Damaso), Hic vir despiciens mundum di Maria Rosa Coccia (1759-1833), Requiem (1735) per la Regina Maria Clementina Sobieska (madre del Cardinale) di Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743), Christus factus est di Giovanni Battista Costanzi (1704-1778, maestro di cappella del Cardinale a San Lorenzo in Damaso), Confitebor tibi di Giovanni Battista Casali (1715-1792, maestro di cappella a San Giovanni in Laterano e a Santa Maria in Vallicella).

Bicentenario della morte

Solenne Messa Pontificale di Requiem

Chiesa conventuale del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta (Londra)

Sabato 22 settembre 2007

Il Presidente del Comitato, che per l'occasione ha concesso l'uso del disegno dello stemma del Cardinal Stuart realizzato dal M° Marco Foppoli, ha partecipato alla solenne Messa Pontificale di Requiem in suffragio del Cardinale promossa nel bicentenario della morte dalla Royal Stuart Society.

La Santa Messa, celebrata in rito tradizionale da Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Bernard Longley, Vescovo ausiliare di Westminster, ha avuto luogo presso la chiesa conventuale del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta in Londra.

Messiah

Papale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista al Laterano (Roma)

Domenica 15 aprile 2007

Nell'ambito della rassegna "40 Concerti nel Giorno del Signore" organizzata dal Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma, il Comitato ha sponsorizzato l'esecuzione, da parte della Scuola Corale della Cattedrale di Lugano diretta dal M° Robert Michaels, presidente della Federazione svizzera dei pueri cantores, dell'oratorio Messiah di G. F. Händel (versione di Dublino, 1742, ed. Michaels) presso l'abside della Papale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista al Laterano, cattedrale di Roma.

Il concerto è stato dedicato a Sua Santità Benedetto XVI, in occasione del suo 80° genetliaco.